DUE ANNI AI GIOCHI INVERNALI: A CHE PUNTO SIAMO?

Il 6 febbraio del 2026, tra due anni esatti, la cerimonia di apertura allo stadio di San Siro a Milano aprirà ufficialmente la 25esima edizione dei giochi olimpici invernali di Milano e Cortina. "

Un progetto mastodontico che nelle intenzioni doveva essere quasi a costo zero per l'Italia, e che invece è lievitato (per ora) ad una spesa prevista di poco più di tre miliardi e mezzo di euro. Tanto da indurre l'attuale ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, dichiaratosi pentito di aver promosso l'evento olimpico quando era sottosegretario, a sostenere che "Le Olimpiadi arrivano nel 2026 e poi non arriveranno più".

Oggi, a due anni esatti dall'inizio dei giochi, la preparazione è diventata "una corsa contro il tempo", parole queste del ministro per lo sport, Andrea Abodi. E infatti nella migliore nelle situazioni i cantieri sono appena iniziati, ma per molti altri devono ancora essere fatte le gare. A che punto siamo? Proviamo a chiarire.

In Veneto, il fulcro delle preoccupazioni è la pista da bob di Cortina. Il contratto è firmato, il cantiere partirà il 19 di febbraio ma il Cio ha invitato comunque la fondazione a predisporre anche un eventuale piano B: la storica pista Eugenio Monti è stata demolita, la ricostruzione deve ancora iniziare: avrà una lunghezza di 1,6 km e un dislivello di 110 metri, ma per completare tutto in tempo per l'omologazione olimpica bisogna concludere i lavori entro marzo 2025. Tra un anno esatto.

In Trentino è data a buon punto la riqualificazione del centro per lo sci di fondo a Tesero, che sarà completato nella primavera del 2025. A Predazzo invece partiranno presumibilmente a marzo i lavori per ricostruire il trampolino del salto con gli sci, mentre quattro dei cinque lotti nel futuro villaggio olimpico sono in linea con la tabella di marcia, e il quinto sarà bandito a breve. In Alto Adige, invece, i lavori dell'Arena di Anterselva che ospiterà il biathlon sono partiti a luglio scorso e si concluderanno il prossimo autunno.

In Valtellina, a Bormio, lo sci alpino maschile vedrà allargata la storica pista dello Stelvio, con un nuovo percorso di slalom e il rifacimento delle tribune e della partenza. Si comincerà in primavera, così come a Livigno per lo snowboard.

L'unico cantiere attualmente in anticipo sulla tabella di marcia è quello del villaggio olimpico a Milano, che sta sorgendo nell'ex scalo di Porta Romana: ospiterà 1.500 atleti, sarà pronto per luglio 2025 ma è già completato al 90%.

Il pattinaggio e l'hockey femminile si svolgeranno invece alla fiera di Rho con strutture temporanee, non c’erano più i tempi per realizzare quelle previste a Baselga di Pinè e al Palasharp, mentre per l'hockey maschile, il PalaItalia di Santa Giulia, i costi sono lievitati da 180 a 250 milioni di euro.

Tralasciamo, per ora, la gestione delle opere viarie e infrastrutturali collegate ai giochi: strade, ponti, tangenziali, oltre 110 opere che tra due anni non saranno pronte, al massimo partiranno. Il Governo ha appena commissariato la Simico, affidando cinque opere in Lombardia direttamente ad ANAS. Il cui precedente non è però incoraggiante, visto che la stessa società gestì le infrastrutture legate ai Mondiali di Cortina 2021, e non completò tutti i lavori in tempo.