I RICCHI USANO DI PIÙ IL TRASPORTO PUBBLICO
L’automobile rimane ancora oggi il mezzo preferito dagli italiani per gli spostamenti, mentre i trasporti green crescono ma in maniera non significativa.
E’ in sintesi la fotografia del 21esimo rapporto sulla mobilità curato da Isfort, l’Istituto di Formazione e Ricerca per i trasporti. Che però evidenzia anche un dato che all’apparenza può sembrare clamoroso: i cittadini con reddito più basso utilizzano di più l’auto privata rispetto a quelli con reddito più alto. Il contrario rispetto al luogo comune che vede i poveri utilizzare il tram e i ricchi sfrecciare su auto di lusso.
Si tratta, in realtà, di un campanello d’allarme, che evidenzia come le periferie nel nostro paese siano drammaticamente carenti di servizi. Un fatto che vede chi ci vive, di solito le fasce meno abbienti della popolazione, costretto a muoversi con mezzi propri.
Non è un dato da sottovalutare soprattutto in due città venete che si preparano a rivoluzionare il loro trasporto pubblico locale: Padova, che entro il 2026 avrà due nuove linee di tram in città, e Verona, dove invece sorgerà il filobus.
Collegare adeguatamente anche le periferie dei due capoluoghi è fondamentale: ogni cittadino deve aver la possibilità di usufruire del trasporto pubblico se non sotto casa, quasi.
Come si stanno attrezzando le due amministrazioni comunali in tal senso? Stanno riorganizzando le linee interne degli autobus per renderle complementari al passaggio dei nuovi mezzi di trasporto? E soprattutto, hanno previsto nuovi posti auto a ridosso delle fermate?
C’è poi il tema della capienza: servono convogli in grado di trasportare un numero adeguato di passeggeri, altrimenti si verrebbe a creare la situazione opposta: mezzi troppo affollati non sarebbero più appetibili dai cittadini. E a quel punto si tratterebbe davvero di uno spreco di denaro senza senso.