MARCATO,ALTOLÀ ALLE DESTRE: "RISPETTO PER I VENETI"
Compagnia, dietrofront. Era annunciato per giovedì, il vertice risolutivo in maggioranza per dare al Veneto il nome – definitivo – di un candidato di centrodestra per le elezioni regionali. Per ora, però, tutto tace, e anzi l’atteso summit slitta per ora almeno alla prossima settimana. Ma chissà, forse anche più avanti. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno evidentemente alcuna fretta di decidere: Salvini è a Venezia per la Mostra del Cinema e parlerà con Zaia di futuro, ma la riunione cruciale non avverrà prima del fine settimana. Forse è la dimostrazione che il centrodestra è sicuro di vincere, in Veneto: chiunque decida di candidare, e in qualunque momento lo faccia. Una cosa che al leghista Roberto Marcato, assessore uscente allo sviluppo economico, comincia davvero a non andare giù.
Sullo sfondo, che cosa accade? C’è un braccio di ferro tra Lega e Forza Italia, con Fratelli d’Italia che sarebbe anche disposto (per lo meno a parole) a concedere il candidato veneto al Carroccio ma dalla sua ha gli azzurri a spalleggiare per far fuori le idee di Salvini. E così il veneto rimane in un limbo in cui non sa né quando si terranno le elezioni, dato che Zaia non ha alcuna fretta di convocarle per ora, né chi sarà il nome – pesante – scritto sulla scheda. Un giochetto politico che rende la regione e i suoi abitanti delle tessere inutili di un domino governato dall’alto.