OPERE D'ARTE RUBATE E RITROVATE:DOPPIO COLPO GROSSO
Doppio colpo grosso, per il Nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri di Venezia, che in poche ore hanno riportato a casa due opere artistiche di inestimabile valore. Nel trevigiano, è tornata a casa, dopo quasi mezzo secolo, un’opera d’arte di proprietà ecclesiastica. Era stata rubata addirittura nel 1976, la “Madonna del Carmelo” di Bartolomeo Litterini: una meraviglia dipinta nel 1725 e raffigurante la madonna con in braccio Gesù tra due santi, che era stata trafugata 48 anni fa dalla chiesetta della di San Zenone degli Ezzelini, e che oggi è stata restituita alla comunità. Era stata rintracciata prima su internet, poi tra gli elenchi di un negoziante padovano, regolarmente registrato, che nel frattempo l’aveva però già rivenduta. Quindi è stata rintracciata nei dintorni di Roma, e qui sequestrata: oggi, a 48 anni dal furto, è stata restituita alla Diocesi: un capolavoro artistico, ma anche un simbolo di grande valore devozionale per la comunità di San Zenone degli Ezzelini, che in attesa di riabbracciare la loro pala avevano commissionato ad un artista locale una copia fedele per colmare il vuoto rimasto nella nicchia.
Nella stesse ore, però, a Venezia è anche arrivata, e da oggi consegnata ai neonati Musei archeologici di Venezia e della laguna, una testa della dea Diana, di probabile produzione in epoca romana, che negli ultimi decenni ha avuto un percorso decisamente travagliato. Negli anni Cinquanta era stato rinvenuto per la prima volta in un campo agricolo in Toscana, ma non ne era mai stato denunciato il ritrovamento al Ministero. Trattandosi di patrimonio dello Stato, il suo successivo passaggio ha quindi configurato il reato di ricettazione. Oggi è stato ritrovato dai Carabinieri nella cantina di un immobile veneziano, dopo la segnalazione del proprietario della struttura che in questo caso sì, ne ha denunciato il ritrovamento, contribuendo quindi a portarlo dove ora deve stare: un museo veneziano.