PADOVA, DI NUOVO INCUBO BULLI: I DUE CASI IN CENTRO
Padova ripiomba, all'improvviso, nell'incubo baby-bulli. due episodi di violenza, consumati nel pieno centro storico negli ultimi giorni, riportano il tema del bullismo e del disagio adolescenziale al centro del dibattito cittadino.
Il primo si è consumato ai danni di una ragazzina di 17 anni, che stava passeggiando intorno alle ore 22 nei dintorni di Palazzo Moroni, sotto il municipio. La ragazza, in compagnia di un paio di amiche, aveva appena posteggiato la sua bici su una rastrelliera in via San Canziano quando, all'improvviso, è stata raggiunta da una sequela di insulti. Le tre ragazze si voltano, e scorgono due ragazze, una mora e una bionda, che si reggono a vicenda, forse per sostenersi dai fumi dell'alcol. Le amiche cercano di accelerare il passo, una di loro rimane attardata e viene aggredita: la spintonano, la strattonano, la butano a terra e la prendono a schiaffi e a calci, colpendola alle gambe e alla nuca. Momenti drammatici, le grida di aiuto che si perdono nel vuoto dei negozi ormai chiusi. Poi il soccorso di alcuni avventori di piazza delle Erbe, che si rendono conto di cosa sta accadendo e aiutano la giovane vittima, mettendo in fuga le due assalitrici. La denuncia è scattata immediatamente, e Carabinieri e Polizia Locale stanno visionando ore di videosorveglianza cittadina per risalire alle due responsabili.
Passano però poche ore, e arriviamo al secondo episodio. Ad essere aggrediti martedì sera all'ora dell'aperitivo, stavolta in piazza Cavour, sono tre adolescenti, presi di mira da un gruppetto di cinque ragazzi quasi coetanei. I tre erano seduti su una panchina, quando i cinque ragazzi, probabilmente di seconda generazione, si sarebbero avvicinati a loro con fare minaccioso: hanno preteso che consegnassero loro uno dei telefonini, li hanno accerchiati, un componente della baby gang avrebbe provato a spegnere una sigaretta accesa sul gomito di uno dei giovani. Alla fine non avrebbero rubato nulla a parte due panini, e si sarebbero dileguati, solo dopo, però, aver scattato delle fotografie coi cellulari ai tre ragazzi. Che adesso ovviamente hanno paura: il timore è che una denuncia ufficiale possa scatenare ritorsioni nei loro confronti. Visto poi che la giovane età dei responsabili probabilmente esclude che possano essere puniti a dovere, ancora di più.
Una situazione che a Padova è tornata in poche ore a farsi incandescente: le baby gang si erano prese qualche settimana di vacanza, ma evidentemente anche per loro ora le ferie sono finite. E sono tornate alla carica.