RIGOLI AL CONTRATTACCO: "CONTRO DI ME UN COMPLOTTO"
Dopo la difesa, il contrattacco. IL dottor Roberto Rigoli, dopo tre anni di processo, incassato il proscioglimento dalle accuse va all'attacco: "Sto scrivendo un libro e racconterò il complotto contro di me".
Il medico trevigiano, direttore delle microbiologie del Veneto nell'emergenza coronavirus, era stato indagato e inquisito, insieme all'allora direttrice di Azienda Zero, Patrizia Simionato, per la accuse di falso ideologico e turbativa d'asta. Dopo essere stato l'artefice della campagna di tamponi rapidi nella seconda ondata del virus, ha deciso di passare al contrattacco: ha denunciato per diffamazione la trasmissione Report, ha presentato un esposto sulla fuga di notizie e intercettazioni telefoniche dalla Procura di Padova, sta ancora pensando se adire vie legali anche contro Andrea Crisanti: secondo il microbiologo, oggi senatore democratico, il collega e rivale avrebbe adottato i test rapidi senza adeguata validazione clinica, esponendo così al rischio di morte centinaia di persone. Accuse pesanti che dato il via all'inchiesta, che ora è arrivata ad un completo proscioglimento.