SCIOPERO DEI TRASPORTI: VENEZIA ISOLATA
Una Venezia così, forse, la si era vista solo nei periodi della pandemia. Lo sciopero dei trasporti ha di fatto isolato il centro storico dalla terraferma.
Nessun collegamento con Mestre, né con gli autobus, né con i tram. Al punto che il personale di Actv in piazzale Roma informava i cittadini che l’unico modo per spostarsi da e verso Venezia fosse in treno.
Inevitabile che i disagi si siano sentiti di più nel capoluogo rispetto al resto del Veneto: un po’ per la conformazione unica della città, un po’ per l’alto numero di turisti che di fatto, questa volta, non si sono visti.
Variegate le reazioni dei cittadini.
Adesione al 95%, ha comunicato in mattinata l’azienda che gestisce il trasporto pubblico veneziano, anche se il dato, forse, è risultato un po’ falsato data la difficoltà degli stessi dipendenti di raggiungere il posto di lavoro.
Lo sciopero, comunque, ha causato disagi un po’ in tutto il Veneto: a Padova corse sensibilmente ridotte sia nel trasporto urbano che in quello extraurbano. Busitalia ha comunque garantito alcuni collegamenti in città e con la provincia, oltre a tutti quelli con l’Aeroporto Marco Polo.
Lavoratori e lavoratrici da tutta la regione, intanto, hanno partecipato alla manifestazione nazionale a Roma.
Le richieste: rinnovo di contratto con aumenti salariali adeguati all’aumento del costo della vita, nuove assunzioni e maggiore sicurezza sul lavoro, anche nei confronti delle aggressioni al personale.