SCIOPERO MEDICI E INFERMIERI, PRESTAZIONI A RISCHIO
Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie indetto per mercoledì 20 novembre. Lo riferiscono Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e gli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up che hanno proclamato l'astensione e che manifestano a Roma .
Saranno a rischio tutti i servizi di assistenza, esami radiografici, interventi chirurgici programmati e visite specialistiche mentre saranno garantite le prestazioni d'urgenza.
I principali motivi della protesta toccano i contratti di lavoro a cui vengono assegnate risorse insufficienti; mancata detassazione di una parte della retribuzione; mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario; carenza di personale e prospettive future ancora peggiori visti i pensionamenti.
Il testo della Manovra è considerato "deludente" dai sindacati: conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi.
La grave situazione è confermata dall’Ocse: in tutta l’Unione europea si registra una mancanza di 1,2 milioni di operatori sanitari. L’Italia, tra i 27 Stati membri, è tra quelli più in difficoltà. In primo luogo per un doppio tema anagrafico: mentre la popolazione invecchia, invecchiano anche i medici. Tradotto: sempre più persone richiederanno accesso ai servizi, che sempre meno persone garantiranno. E secondo l’Ocse l’ondata di pensionamenti raggiungerà il picco nel 2025, lasciando di fatto il sistema sanitario in una vera e propria crisi.