SERVONO INVESTIMENTI PER LE STRADE VENETE
Statale Romea, Monselice Mare, Regionale 308. Cosa hanno in comune queste strade venete? Sono molto trafficate, sono molto pericolose e sono ormai inadeguate.
Eh sì, perché alcune tra le principali direttrici senza a pedaggio del Veneto restano delle vere trappole di traffico e spesso sono teatro di terribili incidenti. Tra queste la Statale Romea è la più pericolosa, visto anche il suo elevatissimo flusso di traffico.
Solo nel mese di giugno si sono registrati 5 morti, conto che è poi continuato a salire nelle ultime settimane.
Al momento, il tanto atteso il raddoppio della statale, dedicato ai mezzi pesanti, è oggetto di discussione tra Regione e Ministero ma i tempi di realizzazione non sono noti, anche per via degli alti costi.
Grave, poi, la situazione sulla Regionale 308, fra Padova e Castelfranco, del tutto inadeguata al traffico, dove ingorghi, tamponamenti e schianti si susseguono quasi ogni settimana. L'ampliamento della carreggiata, per quanto invocato dai sindaci, non è in previsione.
E ancora, la nuova Regionale 10, prosecuzione della Monselice Mare, avanza con lentezza decennale verso Legnago, mentre in direzione del litorale il tema della sicurezza di incroci e rettilinei non è stato ancora affrontato alla radice.
Sulla rete stradale del Veneto si spostano i cittadini ma anche i mezzi diretti alle aziende ed è perciò necessario che i punti più critici siano risolti, che gli ampliamenti siano finanziati. Servono nuovi investimenti per le strade del Veneto, tanto per l'efficienza quanto per la sicurezza.