TV7 NEXT - VIRTUALIA 2025
                                
                                    
Oggi ci spostiamo a Virtualia, seconda edizione di un evento che parla di innovazione, tecnologia e intelligenza artificiale, con un’attenzione speciale al ruolo dell’essere umano. Tra i protagonisti, il professor Luciano Gamberini, coordinatore dello Spoke 5 di iNest, l’ecosistema dell’innovazione che unisce università, imprese, cittadini e realtà sociali per progettare una transizione digitale inclusiva.
Un ecosistema che parte dalle persone
«iNest – spiega Gamberini – è il tentativo di mettere insieme i diversi attori del territorio per affrontare i cambiamenti tecnologici mettendo la persona, e in particolare le persone fragili, al centro dei processi di progettazione».
L’obiettivo è costruire città, case e luoghi di lavoro più inclusivi, capaci di adattarsi alle esigenze reali delle persone e di valorizzare i loro desideri e potenzialità.
I numeri danno la misura dell’impegno: circa 400 ricercatori e 200 aziende coinvolte nei cosiddetti bandi a cascata, dove le idee nate in università vengono sviluppate direttamente nelle imprese. Un modello virtuoso che unisce il mondo accademico, il tessuto produttivo e le istituzioni del Nordest e del Sud Italia, con la partecipazione di enti come il CNR e centri di ricerca privati.
Virtualia: dalla ricerca alla società
Virtualia è anche un momento di restituzione: uno spazio in cui i risultati della ricerca diventano esperienza, dove cittadini e studenti possono scoprire come le nuove tecnologie stanno trasformando la società. Un approccio aperto, che punta non solo all’innovazione, ma alla conoscenza condivisa e alla responsabilità sociale della tecnologia.
E il futuro di iNest?
Luciano Gamberini è ottimista: «L’ecosistema ha dimostrato di funzionare. Anche quando i fondi del PNRR termineranno, continueremo a partecipare a bandi europei, nazionali e regionali. La collaborazione tra università e imprese è ormai consolidata: la ricerca non si fermerà qui».
Virtualia e iNest raccontano così un’Italia che sperimenta, innova e costruisce ponti tra ricerca e impresa, con una visione chiara: la tecnologia al servizio dell’uomo, non il contrario.