VENEZIA 82, IN SCENA VITE ED ESPERIENZE DIFFICILI
Vite vere, esperienze difficili, sofferenze e gioie. Alla Mostra del cinema di Venezia ieri è stato il giorno del secondo Leone d'oro alla carriera, e di una storia italiana difficile da dimenticare e digerire anche dopo tanti anni. Al lido è arrivata una delle regine del cinema, Kim Novak, che ha ricevuto il Leone alla carriera accolta da un'ovazione durata oltre otto minuti, e commossa e sorridente ha raccontato quanta forza siano riusciti a regalarle i suoi genitori. La star, 92 anni e non sentirli, è celebre soprattutto pe ril classico di Hitchcock "La donna che visse due volte". A vivere due volte, è stato purtroppo anche il protagonista suo malgrado della serie "Portobello", portata fuori concorso da Marco Bellocchio. La terribile vicenda giudiziaria vissuta da Enzo Tortora, interpretato da Fabrizio Gifuni, una ferita che ha lasciato un segno profondo sullo sfondo di un'Italia che stava nel frattempo cambiando faccia - ha detto il regista. Rovinato da un'accusa infamante, un uomo la cui vita è stata distrutta ma che non ha mai smesso di provare a dire la propria opinione, in libertà.
In concorso, sul red carpet, sono poi arrivati due personaggi agli antipodi: un lottatore, il Dwayne Johnson di The Smashing Machine, e la predicatrice Ann Lee, raccontata nel biopic di Mona Fastvold.
Oggi si torna in sala, e la passerella più attesa sarà quella di Kathryn Bigelow che ha scelto la Mostra del Cinema di Venezia a otto anni dal suo ultimo lavoro e per il debutto, in concorso, della sua nuova regia, il film "A house of dynamite". Sempre in gara, Francois Ozon propone invece "L'etranger", adattamento dal capolavoro di Albert Camus. Fuori concorso arriva invece Gus Van Sant che nel suo "Dead man's wire" porta un supercast con Al Pacino e innumerevoli stelle.