VIA ALLA CORSA DI STEFANI, MA L'OVAZIONE È PER ZAIA
Quasi tremila persone al Teatro Geox di Padova, per il lancio ufficiale della campagna elettorale di Alberto Stefani verso le regionali in Veneto del 23 e 24 novembre. Grandi assenti gli alleati di coalizione, e pure il generale Roberto Vannacci, uno che in queste terre difficilmente strapperà mai il consenso unanime dei leghisti. E allora il Carroccio si è costruito la 'sua' serata. Un inizio di campagna in cui Stefani si è presentato sostenuto dai colleghi, e sponsorizzato da Salvini che oltre a rivendicare le prossime mosse del Governo, dal nuovo calcolo ISEE senza la prima casa fino a 100 mila euro alla rottamazione delle cartelle esattoriali, ha fissato l'obiettivo dichiarato leghista di questa campagna veneta.
Il momento in casa Lega non è semplice. In Toscana, sotto la guida strategica di Vannacci, il carroccio è finito addirittura sotto alla sinistra estrema. Per risalire, in Veneto, il generale può essere controproducente, e allora l'asso nella manica sarà il presidente uscente, l'acclamatissimo Luca Zaia. Che dal palco, dopo giorni di detto e non detto ha ufficializzato la sua discesa in campo.
Zaia è stato, per distacco, il più acclamato e applaudito della serata. Appena è stato chiamato a parlare, i tremila del Geox si sono alzati in una spontanea st5anding ovation che ha raccolto militanti, simpatizzanti, iscritti ma anche sindaci e consiglieri uscenti. Il passo verso il futuro non sarà facile, dopo 15 anni di governo, ma Zaia sosterrà Alberto Stefani che, con la promessa di provare a diventare il più giovane presidente di regione di sempre (compirà 33 anni tra un mese) ha lanciato la Lega moderata che correrà verso le regionali. Un programma con al primo punto il sociale, e poi l'ambiente, l'economia con l'autonomia differenziata, le infrastrutture con la holding autostradale del Nordest. Ma anche l'istituzione dello psicologo di base, il sostegno ai giovani e l'implementazione degli asili nido serali per le famiglie. Persino l'ambiente: un tema, ha detto, che non può essere solo di sinistra.
Per una sera, anche gli scettici hanno messo da parte i loro dubbi. E in platea si sono sentiti solo applausi di sostegno, stima e incoraggiamento per tutti. Compreso un ospite speciale e inatteso che si aggirava per il parterre, senza dare troppo nell'occhio. Da buon veneto verace, e diretto.
