VINCE TODDE, IL VOTO SARDO SPACCA LA MAGGIORANZA
Per la prima volta nella sua storia, la regione Sardegna sarà governata da una donna: Alessandra Todde, candidata unitaria di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, è la nuova presidente dell'isola. Un voto regionale che promette di lasciare pesanti strascichi nella maggioranza di Governo: Todde ha vinto sul filo di lana, con circa tremila voti in più del candidato del centrodestra, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Più defilati l'ex governatore Renato Soru, che correndo da solo si è comunque preso l'8%, e la civica Lucia Chessa che invece ha raccolto solo settemila voti. "Questa è la risposta dei sardi ai manganelli", ha detto la nuova presidente dopo la conclusione dello spoglio. Spoglio che, per inciso, pur con solo 700 mila votanti è durato qualcosa come 36 ore, una vergogna per un paese come l’Italia.
Voto che, però , ha restituito una sonora bocciatura per Giorgia Meloni, che non solo perde la guida della regione (col PD primo partito davanti a Fratelli d'Italia), ma vede incrinarsi ancora di più la frattura interna con Matteo Salvini. La Lega crolla e si riduce a meno del 4% in tutta l'isola, ma il leader del Carroccio ottiene ciò che vuole: lanciare un segnale di guerra aperta alla premier. A far pendere la bilancia verso la vittoria del "campo largo" è stata proprio la fuga verso Alessandra Todde dei 'franchi tiratori' col voto disgiunto: ci sono infatti almeno cinquemila elettori che hanno votato una lista del centrodestra, mettendo la croce però sulla candidata presidente di PD e 5 Stelle: voti che, a conti fatti, hanno decretato la sconfitta della coalizione di Governo. "Un Esecutivo che è assolutamente saldo", ha commentato in mattinata il vicepremier leghista. Ma è inevitabile che le ripercussioni del voto sardo porteranno pesanti scossoni tra le principali forze parlamentari.
Dopo che per settimane la Lega era rimasta inascoltata sulla questione del terzo mandato, poi bocciata in Senato, Salvini potrebbe aver consumato la sua vendetta. Per Luca Zaia, direttamente interessato dalla diatriba interna al Governo delle ultime settimane, è questo il significato del voto isolano.
Esultano invece Giuseppe Conte ed Elly Schlein: in Sardegna ha vinto il campo largo, la coalizione tra democratici e grillini che aveva guidato il Conte-bis e che da allora aveva incontrato più ostacoli che opportunità. Un’esperienza da seguire, per le forze di opposizione, un'alleanza che se cavalcata potrebbe aiutare a ridisegnare la mappa dei colori delle regioni.