ZORZI A PROCESSO PER FEMMINICIDIO: SUBITO UN RINVIO
Alla luce del sole, una grande macchina finanziaria che muoveva milioni di euro di attività di pubblicità e web marketing. Dietro, dove nessuno poteva immaginare, c'era però una colossale truffa al fisco. A smascherarla, sono stati gli uomini della guardia di Finanza di Venezia, che hanno sequestrato nelle ultime ore denaro, immobili e auto per un valore complessivo di oltre dieci milioni di euro, tra le province di Venezia, Padova, Milano, Roma e Bolzano.
A rispondere della presunta frode fiscale saranno chiamate 27 persone e 28 società, di cui nove con sede all'estero. Le indagini, infatti, hanno portato a scoprire un’articolata organizzazione capitanata da due aziende veneziane specializzate in campagne pubblicitarie, web marketing e advertising. Aziende che avrebbero attuato nel tempo una metodica evasione fiscale, utilizzando false fatturazioni, emesse da numerose società “cartiere” sparse in varie regioni, per un ammontare superiore ai 64 milioni di euro. Così facendo, i protagonisti della frode bonificavano le somme illecitamente ottenute sui conti correnti di altre imprese, situate nell'Europa dell'Est, dove era poi compito di un cittadino britannico prelevare il contante, trasportarlo in Italia e così ripulirlo a spese del fisco italiano. Un’operazione che racconta le nuove frontiere della truffa alle casse statali: con la globalizzazione e l’espansione dei mercati digitali, il rischio evasione è sempre più concreto, e le strategie sempre più diversificate.