“NO AL DDL SICUREZZA”: LO STRISCIONE A SANTA LUCIA
Fare la sicurezza con la repressione e la privazione di diritti, a scapito del welfare, del sociale e del diritto di manifestare.
Un principio alla base del Decreto Sicurezza in discussione al Senato ma anche della visione che guiderebbe la Giunta Brugnaro nell’amministrazione di Venezia.
Lo pensano gli attivisti del Laboratorio Occupato Morion che mercoledì mattina hanno inscenato una suggestiva protesta alla Stazione di Santa Lucia, srotolando un enorme striscione contro proprio il Ddl Sicurezza.
Ma nel mirino, come detto, ci finisce anche l’idea di presidio del territorio portata avanti dall’amministrazione lagunare. Un tema tornato d’attualità nelle ultime settimane dopo l’omicidio di Giacomo Gobbato, morto nel tentativo di sventare una rapina.
Dopo quei fatti, il primo Cittadino di Venezia aveva incontrato il Ministro dell’Interno Piantedosi chiedendo il ritorno dei Lagunari in città, e in più occasioni si era reso protagonista in prima persona di alcune “passeggiate” notturne per Mestre e Marghera.
Gli attivisti, però, rivendicano la necessità di un’altra idea di sicurezza. Tema che sarà discusso domenica 10 novembre alle 15 in un'assemblea regionale contro il Ddl Sicurezza promossa dal Comitato No Grandi Navi che si terrà in Sala San Leonardo.