BARCAVELOX, VENEZIA (QUASI) PRONTA
56 occhi elettronici tra i canali di Venezia. Sono quelli che costituiscono il cosiddetto “barcavelox”, il sistema che permetterà di monitorare la velocità delle barche a motori in laguna.
E che finalmente potrà sanzionare i trasgressori, visto che il sistema è finalmente approvato con il via libera al nuovo Codice della Strada.
Perché le telecamere in realtà sono già installate, e pure da diversi anni. Il problema è che fino a questo momento il sistema non era omologato, e per questo non poteva essere utilizzato.
Intanto, però, stanno già funzionando e, anche se non possono elevare contravvenzioni, stanno fornendo una fotografia che ha dell’incredibile: in media le infrazioni sono 170 al giorno, vale a dire circa 60 mila all’anno. 60 mila come il numero di imbarcazioni che possono circolare tra i canali veneziani. Il che significa che in media ogni natante commette un’infrazione all’anno.
Per capire le proporzioni basti sapere che l’anno scorso, su strada, sono state elevate 95 mila multe per eccesso di velocità, ma le auto che circolano sono circa 110 mila, quasi il doppio rispetto alle barche.
Ciò significa che la totale deregulation sul fronte della navigazione fino ad ora ha causato un mancato rispetto delle regole ben superiore rispetto a quanto succede via terra.
Ma come funzionerà il barcavelox? Non come un autovelox, piuttosto come il tutor autostradale: il tempo di percorrenza tra una telecamera e un’altra fornirà la velocità media di ciascuna imbarcazione. Se sarà superiore ai limiti, scatterà la multa.
Ca’Farsetti spera di poter partire entro qualche mese. Prima dovranno essere spedite tutte le certificazioni al Ministero, e poi servirà un periodo di collaudo.
Dopodiché comincerà davvero una nuova pagina nella lotta al moto ondoso.