IN 100 MILA A VENEZIA PER IL REDENTORE
Una notte per centomila persone. Tante si sono radunate sabato a Venezia per festeggiare il Redentore, la ricorrenza forse più sentita dai veneziani, nata per ricordare la fine dell’epidemia di peste.
Lo spettacolo pirotecnico, il momento clou dei festeggiamenti, è cominciato alle 23.30 in punto ed è durato circa 35 minuti.
Più di mezz’ora in cui tutti sono rimasti con il naso all’insù per ammirare i 6400 fuochi d’artificio sparati in aria: 28 mila persone hanno potuto ammirarli dalle oltre 4 mila barche presenti nel Bacino di San Marco; in 42 mila li hanno guardati da terra, altri 30 mila dalle loro case, dagli hotel e dai plateatici di bar e ristoranti. Tutti lì in attesa da ore a godersi la giornata tra musica, canti e balli in un momento di festa da trascorrere tutti insieme, rinnovando una tradizione che si snoda da secoli e che si ripete anno dopo anno.
Lo spettacolo pirotecnico intitolato “Le luci di Marco Polo”, dedicato al grande viaggiatore veneziano nel 700° anniversario dalla sua morte, è iniziato con un omaggio ai colori di Venezia, il rosso e l’oro. Ogni scena pirotecnica è stata caratterizzata da diverse colorazioni, quasi a rappresentare le innumerevoli scoperte di Marco Polo: il blu intenso del Mar Mediterraneo, il verde delle fertili pianure asiatiche, il rosso delle spezie orientali e l’argento delle antiche città illuminate dalla luna. E poi un tripudio di colori e forme a rappresentare il ritorno di Marco Polo a Venezia.