L'ANTIDOTO AI FURTI? RIPOPOLARE VENEZIA
La situazione, ora, comincia a diventare preoccupante e nel centro storico di Venezia già si parla di un vero e proprio “allarme furti”.
Una decina di episodi solo negli ultimi quattro giorni: numeri che mai si erano visti prima.
Tutti sono a rischio, nessuno escluso, visto che gli ultimi casi si sono verificati sia in bar e ristoranti che in negozi più di lusso.
Serrature forzate, vetrine in frantumi: quasi sempre i danni “collaterali” sono ben superiori rispetto ai furti veri e propri, visto che di solito il bottino è ben più magro.
I colpi avvengono spesso di notte, quando i negozi sono chiusi e le calli vuote. Ma in alcuni casi si verificano addirittura alla luce del giorno, come in questo video che state vedendo: in questo caso il ladro ha atteso che la titolare del negozio andasse in bagno per intrufolarsi e dirigersi verso la cassa prima di arraffare quanto possibile e poi darsela a gambe.
Una sequenza ripresa dalla telecamera di videosorveglianza installata nel negozio. Telecamere che sono uno degli strumenti a disposizione dei negozianti, che si stanno dotando anche di sistemi di allarme. Ma sono comunque deterrenti di poco conto, e i cui costi, soprattutto, ricadono sulle spalle degli stessi commercianti
Chi a Venezia vive e lavora chiede interventi decisi e concreti alle istituzioni. Alle Forze dell’Ordine, a cui si chiedono più controlli e più personale in centro storico.
Ma poi anche all’amministrazione comunale: perché il primo passo per diminuire la delinquenza a Venezia è quello di ripopolare la città, che invece oggi è sempre più vuota di residenti e piena di turisti.
E allora, perché non insistere ancora di più con le riqualificazioni e le assegnazioni di alloggi pubblici? Perché non studiare soluzioni per far rimanere i veneziani a Venezia anziché “costringerli” a trasferirsi in terraferma e mettere le loro case in centro in affitto ai turisti?