ORRORE IN FAMIGLIA: 14 ANNI AL PADRE VIOLENTO

Una storia drammatica di violenza domestica si è conclusa con una pesante condanna: 14 anni di carcere per un operaio 45enne di origine bengalese, residente a Mestre. L’uomo, già recidivo per maltrattamenti in famiglia, è stato riconosciuto colpevole di anni di abusi fisici e psicologici contro la moglie e i loro quattro figli minori.
L’incubo si consumava all’interno delle mura domestiche: la moglie, 35 anni, è stata la prima a subire le violenze. Schiaffi, insulti e umiliazioni, come quando lui le gridava che con venti euro avrebbe potuto "trovarne un’altra". Ma la furia dell’uomo non si è fermata lì.
La figlia maggiore, ora sedicenne, ha subito abusi per sei lunghi anni. L'uomo la obbligava ad atteggiamenti intimi con lui, e quando si rifiutava la picchiava e la prendeva a schiaffi. Ai fratelli minori non andava meglio: il più piccolo, picchiato anche quando aveva solo un anno e mezzo, riportava lividi sul viso. Un altro, affetto da problemi psichici, veniva umiliato con frasi agghiaccianti: «Perché sei nato? Cosa me ne faccio di te?»
Il processo si è svolto con rito abbreviato. L’uomo è stato condannato a 14 anni di reclusione, due in meno rispetto alla richiesta del pubblico ministero che aveva chiesto 16 anni.
Determinanti per la condanna le testimonianze raccolte durante l’incidente probatorio. L’uomo era stato arrestato lo scorso novembre dagli agenti del Commissariato di Mestre, dopo la denuncia da codice rosso presentata dalla famiglia.
Ora la madre e i figli, che si sono costituiti parte civile nel processo, saranno probabilmente inseriti in una struttura protetta e seguiti dai servizi sociali.