PALUDE: BORASO PATTEGGIA 4 ANNI E 8 MESI
Ha chiesto di chiudere la propria vicenda giudiziaria con un nuovo patteggiamento l’ex assessore veneziano Renato Boraso, coinvolto nell’inchiesta Palude che, nel luglio 2024, aveva scosso Ca’ Farsetti e l’intera amministrazione comunale.
Boraso ha concordato con la Procura una pena di 10 mesi, che si aggiungono ai 3 anni e 10 mesi già patteggiati in precedenza: in totale 4 anni e 8 mesi. Le accuse riguardano la turbativa d’asta e un presunto episodio di corruzione legato alla vendita di palazzo Poerio Papadopoli.
Sul nuovo accordo si pronuncerà il prossimo 22 dicembre la giudice per l’udienza preliminare, Claudia Ardita. Comune di Venezia e Città Metropolitana si sono costituiti parte civile, mentre resta da valutare la richiesta dell’associazione Amici del Parco.
Una scelta pienamente legittima, quella del patteggiamento, che sta però sollevando discussioni: sono in molti a chiedersi se un politico possa chiudere un percorso processuale senza affrontare un dibattimento completo, lasciando i cittadini senza una piena ricostruzione dei fatti.
E questo perché la giustizia non è solo sanzione, ma anche trasparenza ed esempio per la collettività.
Cresce intanto l’attesa per l’udienza dell’11 dicembre, relativa al filone principale dell’inchiesta. Tra i 34 imputati per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio compaiono anche il sindaco Luigi Brugnaro e due suoi stretti collaboratori. Anche loro saranno chiamati a comparire in aula.