PREZZI ALLE STELLE AL MERCATO ITTICO DI VENEZIA
Al mercato ittico di Venezia il pesce non è più per tutte le tasche. Il suo prezzo nell’ultimo periodo pare davvero schizzato alle stelle. Triglie che raggiungono i 17 euro al chilo, cuori di merluzzo che si trovano a 25 euro. Anche le sarde, considerate il pesce povero per antonomasia, vengono acquistate a quasi 30 euro a cassetta dai venditori al dettaglio.
Le principali cause di questi aumenti sono legate alla crisi economica globale e al cambiamento climatico. A raccontarlo sono proprio i lavoratori del settore. I prezzi alti riguardano sia il pesce nostrano che quello d’allevamento. Salmone, branzino ed orata hanno avuto un aumento di 2 euro al chilo. Il salmone allevato, in particolare, è arrivato a costare anche 4 o 5 euro in più. Perfino il prezzo del granchio blu, nonostante la sua grande presenza nel mar Mediterraneo, è aumentato rispetto allo scorso anno.
Gli aumenti erano già visibili un mese prima di Natale, un fatto normale per il periodo ma dopo le feste i prezzi non si sono mai abbassati.
Un andamento anomalo rispetto a quello solito che non fa sperare in miglioramenti nel breve periodo.
Al mercato di Rialto, un grande aiuto arriva però dal turismo. Tanti sono infatti i visitatori che arrivati nella Città d’Acqua sperimentano la cucina locale. Branzini, orate e spigole sono tra i pesci preferiti dai turisti stranieri. Sempre meno invece i residenti che, alle prese con una vita frenetica, trovano il tempo per cucinare solo nel weekend.