SCUOLABUS ACQUISTATI CON IL TRUCCO: IN 18 NEI GUAI
Quattordici comuni delle province di Udine e Pordenone avevano acquistato i loro scuolabus da una grossa azienda veneziana. Ben 14 mezzi, ricercati con un apposito bando di gara da altrettanti municipi friulani, che erano venuti a costare tra i 90 e i 150 mila euro, a seconda della natura e della capienza dei mezzi. Peccato che la Guardia di Finanza udinese ha scoperto che almeno dal 2022 in poi le gare d'appalto erano state truccate.
L'agente di commercio del concessionario, situato a Pianiga, è stato infatti scoperto avere contatti stretti con i RUP, cioè gli uffici comunali responsabili di stilare le gare d'appalto, ai quali prima della pubblicazione dei bandi presentava già caratteristiche e costi dei propri scuolabus.
In poche parole: le caratteristiche tecniche richieste nei bandi erano precisamente quelle proposte dall'agente, e i bandi quindi cuciti su misura per i mezzi a disposizione del rivenditore. Che puntualmente, con un minimo ribasso rispetto alla cifra richiesta, si aggiudicava gli appalti.
Un trucchetto che è stato scoperto dai finanzieri, insospettiti dal fatto che i 14 diversi comuni avessero il medesimo fornitore di automezzi scolastici: dalle perquisizioni negli uffici e dal sequestro dei fascicoli delle gare e dei computer, sono spuntate fuori le email compromettenti che certificavano l'accordo tra le parti.
Con l'accusa di turbata libertà degli incanti sono stati perciò denunciati ben 18 funzionari pubblici e l’agente di vendita della società concessionaria: un totale di 14 procedure di appalto truccato per un ammontare di 1 milione e 600 mia euro totali, mentre nei confronti della società fornitrice per ora non sono state contestate accuse. Di fronte al Tribunale di Udine, i primi quattro procedimenti si sono già conclusi con due condanne e due patteggiamenti.
