SICUREZZA IN LAGUNA: LE PROPOSTE DELLE REMIERE
A Venezia, 41 associazioni di voga, vela e motore unite per promuovere una gestione più attenta e sicura del traffico acqueo nella Laguna. Dal 2019, il Gruppo Insieme, questo il nome del collettivo di associazioni, denuncia le conseguenze dannose di un traffico non regolamentato che minaccia la sicurezza dei naviganti e l’equilibrio ambientale della Laguna, colpita da moto ondoso, inquinamento acustico e atmosferico. Dopo la riunione dei giorni scorsi del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, le associazioni vedono con favore i nuovi controlli interforze che sono stati annunciati, ma chiedono che vengano introdotte ulteriori misure immediate.
Tra le proposte principali c’è l’impiego delle telecamere urbane per monitorare e sanzionare le imbarcazioni pericolose, utilizzando il sistema Si.Sa., attualmente operativo su una porzione minima della Laguna, e in attesa dell’approvazione del Barcavelox con il nuovo Codice della Strada. Le associazioni chiedono inoltre la convocazione della Commissione consultiva mista, uno strumento fondamentale per coordinare le attività nella Laguna in base a una gestione condivisa.
Per arginare i rischi legati alla navigazione senza regole, le associazioni suggeriscono anche di limitare l’altezza delle onde prodotte dai natanti nei canali lagunari, e di adottare un sistema di rilevamento GPS per il monitoraggio costante dei motori, così da estendere il controllo sull'intera area lagunare.
Questi interventi, secondo le associazioni, non solo tutelerebbero la sicurezza dei naviganti ma permetterebbero di proteggere un ecosistema fragile, minacciato dal traffico intenso. "È necessario un approccio lungimirante e condiviso per garantire alla Laguna una gestione sostenibile," concludono le associazioni, sperando che il loro appello venga finalmente ascoltato dalle istituzioni.