SICUREZZA SUL LAVORO: SANZIONI NEL VENEZIANO
Sicurezza sul lavoro, bisogna fare di più. Continuano i controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Venezia sulle aziende venete. Nell’ultima operazione, condotta tra Chioggia, Bibione, Santa Maria di Sala e San Michele al Tagliamento, sono emerse numerose violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Le ispezioni hanno riguardato diversi settori, tra cui autotrasporto, edilizia e commercio, portando a 15 sanzioni nei confronti di altrettanti imprenditori.
Le infrazioni più gravi hanno riguardato la mancanza di misure di sicurezza, l’utilizzo di attrezzature non conformi e la presenza di lavoratori in nero. In particolare, tre cantieri edili sono stati sospesi a causa di gravi rischi per la sicurezza dei lavoratori, esposti a pericoli di caduta dall’alto e privi del Piano Operativo di Sicurezza. Complessivamente, le sanzioni amministrative ammontano a circa 30.000 euro.
Dall’inizio del 2024, i carabinieri del NIL di Venezia hanno ispezionato oltre 450 aziende, identificando 1.460 lavoratori e rilevando 41 casi di lavoro irregolare. Sono stati adottati 104 provvedimenti di sospensione per violazioni gravi e le ammende hanno superato i 700.000 euro. Inoltre, 1.376 prescrizioni sono state notificate per inosservanza delle norme di sicurezza e 276 imprenditori sono stati denunciati.
I dati evidenziano come la sicurezza nei luoghi di lavoro resti una criticità. Nei primi undici mesi del 2024, in Veneto si sono registrate 72 vittime sul lavoro, con una media di oltre sei decessi al mese e quasi 65.000 denunce di infortunio. I settori più colpiti sono manifattura, costruzioni e commercio, seguiti da trasporti e sanità.