UN RAVE PARTY AGLI ALBERONI LA NOTTE DEL REDENTORE
Sabato notte agli Alberoni, al Lido di Venezia, era in corso un rave party abusivo con circa 3 mila partecipanti.
Per questo gli inquirenti stanno cercando di capire se ci avesse partecipato anche Linda Zennaro, la giovane 21enne morta dopo essersi tuffata in acqua per un bagno circa un’ora dopo la fine dello spettacolo pirotecnico del Redentore.
E soprattutto, bisognerà capire se l’eventuale presenza di Linda e del fidanzato alla festa – non autorizzata – possa aver in qualche modo influito sulla tragedia.
Una festa di cui le autorità cittadine non sapevano nulla perché non era stata richiesta alcuna autorizzazione. Ma come spesso accade in questi casi a far confluire migliaia di persone nello stesso posto è il tam tam sui social, all’interno di gruppi chiusi o comunque non visibili ai più.
Ma gli effetti, al Lido, si erano cominciati a vedere già dalla tarda serata: soprattutto sugli autobus sui vaporetti, pieni zeppi di persone.
I residenti comunque raccontano che anche negli anni scorsi, durante la notte del Redentore, si era verificata una situazione simile: evidentemente il rave della “Notte Famosissima” a Venezia sta diventando una consuetudine.
Alcuni testimoni raccontano anche di aver visto in alcuni dei partecipanti condizioni psicofisiche tutt’altro che accettabili.
Il prossimo passo sarà allora identificare gli organizzatori del party, con la speranza che anche questi accertamenti possano contribuire a ricostruire le cause della morte di Linda.