VENEZIA, ARRIVA L’UNESCO: “MANDATECI IN BLACK LIST”
Venezia è ancora un patrimonio mondiale a rischio. Nonostante il ticket d’accesso – che sarà riproposto nel 2025 – e il nuovo regolamento sugli affitti brevi approvato dalla Giunta i problemi della città sono ben lontani dall’essere risolti.
Lo pensano diversi comitati e associazioni cittadini, che hanno redatto un documento inviato poi ai commissari Unesco in visita in città proprio in questi giorni.
Lo scorso anno infatti la città aveva seriamente rischiato di finire nella “lista nera dell’Unesco”, vale a dire l’elenco dei patrimoni mondiali in pericolo. Alla fine, si era salvata perché i commissari avevano ritenuto soddisfacente quanto fatto dall’amministrazione per invertire la rotta. In questi giorni, la delegazione Unesco è di nuovo in città per verificare lo stato dei progetti messi in campo per salvaguardare Venezia e la sua laguna. Progetti che, a detta delle associazioni, si sono rivelati fallimentari, motivo per cui ora l’inserimento nella “black list” sarebbe inevitabile.
Troppi turisti, troppi bed and breakfast. E poi ancora: il moto ondoso, i nuovi collegamenti in laguna e i danni ambientali che questi creano, le case che mancano per i veneziani. Questi, in sintesi, i principali motivi per cui Venezia, a detta delle associazioni, dovrebbe finire in lista nera.