VENEZIA, I VIGILI URBANI FUGGONO
Venezia, è fuga di Vigili urbani. E’ un periodo di emergenza quello che sta vivendo la Polizia locale del capoluogo lagunare.
Nell’ultimo periodo quattro agenti, peraltro tutti assunti da poco, hanno rinunciato al posto a Venezia scegliendo di prestare servizio in altre città. E il timore è che la situazione possa peggiorare: la graduatoria da cui andare a pescare nuovi vigili è esaurita, e per questo servirà un nuovo bando per reclutare nuovi assunti che possano incrementare l’organico attuale composto da 471 agenti.
Ma come mai fare il Vigile urbano a Venezia sembra piacere sempre meno? La prima causa è il costo della vita.
E poi c’è da considerare che si tratta di un territorio molto eterogeneo: quasi due città in una, e ogni municipalità ha le sue caratteristiche e i suoi problemi.
E’ così in città d’acqua, il centro storico.
In terraferma, invece, le sfide da affrontare sono di ben altra natura.
E’ bene, allora, che la città si prenda a cuore la propria polizia locale. Servono interventi, da parte delle istituzioni territoriali ma anche da quelle nazionali, per rendere Venezia più attrattiva. Dalle politiche sulla casa fino a quelle sulla famiglia. Oltre, ovviamente, a una maggiore sicurezza per uomini e donne che prestano servizio in città.
Una città che ogni anno accoglie 30 milioni di turisti e che è alle prese con cronici problemi tuttora irrisolti, a partire dai borseggi e da una percezione di insicurezza troppo elevata, non può permettersi di rinunciare alla Polizia locale.