VERTICE G7: IL PIANO SICUREZZA SUDDIVIDE VERONA
VERONA - Assicurare standard di massima sicurezza. Garantire, al contempo, la vivibilità cittadina e la libertà di manifestare il proprio pensiero. Sono i principi cardine del piano di sicurezza messo a punto a Verona in preparazione dell’appuntamento del G7.
Il 14 marzo nel cuore della città scaligera si svolgerà la prima giornata della prima riunione ministeriale della presidenza italiana che verte su industria, tecnologia e digitale. Per l’occasione nel Palazzo della Gran Guardia sono attesi i ministri competenti dei sette paesi del Gruppo: oltre all’Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Giappone.
Ma torniamo alla sicurezza. Il piano prevede la suddivisione del territorio comunale veronese in tre aree secondo un sistema a cerchi concentrici: più ci si allontana dall’area principale, meno forti sono le misure di sicurezza adottate. Uno schema utile nel facilitare i cittadini a comprendere quali saranno le zone totalmente agibili, quali quelle sottoposte a vincoli e quali, quelle totalmente interdette.
L’area verde è quella di massima sicurezza. Comprende la zona interessata dall’evento e i luoghi immediatamente adiacenti. Sarà perimetrata da apposite transenne con accesso possibile passando da varchi vigilati dalle Forze di Polizia.
Piazza Bra sarà completamente chiusa al traffico a tutti i veicoli comprese bici e monopattini. I pedoni avranno percorsi definiti.
L’area gialla è quella riservata. Estesa a gran parte del centro storico, comprende i luoghi nelle vicinanze della zona interessata dall’evento e le aree impegnate da quelli correlati.
Infine l’area blu: l’area di rispetto, all’interno della quale è consentito, previo preavviso al Questore lo svolgimento di manifestazioni. Due quelle già annunciate sulle tematiche pro Palestina ed ambiente.