BACINO SOVIZZO BLOCCATO: URGE RIPARTIRE CON LAVORI
Le piogge e nubifragi che si sono abbattuti in Emilia Romagna e hanno devastato abitazioni e territori hanno fatto alzare le antenne anche nel territorio Veneto.
Come avvenuto per il fiume Idice che è esondato e ha distrutto il cantiere delle opere in corso per la costruzione del bacino di laminazione a Budrio, così potrebbe succedere anche nel vicentino con il bacino di Sovizzo, inserito nella progettazione della Tav ma i cui lavori sono stati bloccati dal Tar del Lazio.
Italia Nostra mesi fa aveva presentato ricorso sulla compatibilità ambientale, un ricorso parzialmente accolto dal TAR che ha costretto Rete Ferroviaria Italiana a rivedere l’iter ambientale della cassa di espansione sul torrente Onte, affluente del Retrone, con inevitabili conseguenze sulle tempistiche dei lavori. Ricordiamo che l’unica possibilità di intervento rapido per la raccolta delle acque del Retrone è costituita da questo bacino sull'Onte: un altro bacino infatti non è stato ancora progettato e finanziato ed è sul torrente Dioma, altro affluente del Retrone.