LONG COVID: A VICENZA UN AMBULATORIO DEDICATO
Quanti decessi ci sono stati e ci sono per il Covid? E quanti morti ci sono stati per le complicanze legate al vaccino? Quanti morti invece per il Long Covid?
Sono tanti i quesiti che da tempo ci riguardano, da quando la pandemia ha fatto ingresso nel nostro Paese. In questo periodo estivo un nuovo ceppo di virus ha preso piede: il numero di contagi sta salendo. Infatti, a differenza dell’influenza, il Covid non è un virus stagionale. Si diffonde di più quando aumentano i contatti o gli assembramenti come può avvenire nel periodo di vacanze estive. I contagi dell’ultimo periodo sono poco aggressivi, vissuti come un semplice raffreddore.
Ma veniamo al Long Covid e ci focalizziamo nel territorio vicentino. Al San Bortolo è nato un nuovo ambulatorio per affrontare i problemi dei malati che hanno già sviluppato il Covid 19 in modo acuto, lo hanno superato, ma accusano ancora sintomi a distanza di tempo… di natura reumatologica, psichiatrica, neurologica, o sintomi come spossatezza, “nebbia cerebrale”, catarro e fiato corto, disturbi dell’olfatto e del gusto. Ad essere colpito è il 15 percento di chi ha contratto la malattia, soprattutto le donne. Nell’ambulatorio dedicato si effettuano 4 visite alla settimana e nel 2023 i pazienti sono stati 140.
La ricerca non è ancora arrivata a comprendere per quale ragione una certa percentuale di pazienti dopo avere smaltito il Covid non ritorni più allo stato precedente di salute trascinandosi questa condizione per mesi o per anni. Non esistono ancora trattamenti comprovati per il Long-Covid e l'attuale gestione della condizione si concentra sui modi per alleviare i sintomi o fornire la riabilitazione.