PFAS: CONTAMINAZIONE NON RIGUARDA SOLO IL VENETO
In Tribunale a Vicenza il processo per disastro ambientale alla Miteni di Trissino è entrato nella fase decisiva: questa settimana si concluderà l’atto di accusa e ci sarà la formulazione delle richieste di condanna per i 15 imputati.
I dirigenti della Miteni sarebbero stati consapevoli dei danni che venivano provocati dalle fuoriuscite di liquido contenente Pfas e Pfoa, che dal sottosuolo si trasferivano alla falda. L’esito di verifiche tecniche sarebbe stato nascosto, anche per consentire la vendita della società che per 50 anni ha avvelenato le acque in tre province del Veneto, coinvolgendo 350 mila persone.
È il primo processo sulla questione PFAS in Italia, da cui potrebbe uscire un verdetto che sarebbe un clamoroso precedente per la battaglia contro gli inquinanti eterni che non si degradano nell’ambiente ma si accumulano nel nostro organismo. Queste sostanze si trovano dapeprtutto, disperse negli oggetti, nei tessuti e nell’ambiente che ci circonda. Gli PFAS non sono solo in Veneto, la contaminazione è ovunque.
Secondo un recente studio il 45% delle acque potabili negli Stati Uniti sono contaminate da PFAS. In Italia non ci sono per il momento dati ufficiali ma secondo una recentissima rilevazione nazionale condotta da Greenpeace gli PFAS sono presenti nel 79% dei campioni di acqua potabile prelevati in 235 città. Secondo l’associazione ambientalista, serve una legge europea e nazionale che vieti la produzione e l’uso di queste sostanze