PADOVA VALENTE E VINCENTE: LA FUGA A +7 È SERVITA
Vittoria doveva essere, e vittoria è stata. Prima con fatica, e con la consapevolezza di essersi divorati le occasioni ghiotte per chiuderla ben prima, poi con la sofferenza per il ritorno di fiamme di un Renate che, incassato lo 0-1, ha costruito le migliori occasioni negli ultimi minuti, con la forza della disperazione. Ma il Padova, che arrivava al turno infrasettimanale già sapendo che il Vicenza aveva frenato a Novara, alla fine l'ha spuntata ancora: con carattere, con determinazione e compattezza, e pure con quel pizzico di fortuna che in questi casi non guasta mai.
Non è stato facile, all'Euganeo. A cominciare dalla palla gol costruita dopo un solo minuto dagli ospiti, con Plescia arrivato a tu per tu con un Fortin non perfetto nell'uscita, che ha visto il pallone adagiarsi lentamente - e per fortuna - sul fondo. Il Padova, che con l'Albinoleffe era mancato nell'ultimo passaggio, stavolta le occasioni nitide se l'è create, ma è sembrato peccare in finalizzazione: Perrotta al 21esimo ha mandato a lato di testa sull'uscita a vuoto del portiere, Liguori al 28esimo ha calciato di destro trovando solo il fondo, imitato da Crisetig al 232esimo con un mancino poco preciso.
Poi, nella ripresa, ancora Liguori ha chiamato Nobile a distendersi in angolo, e Favale ancora una volta ha fatto gridare al gol del vantaggio, trovando però l'esterno della rete. Il gol apriscatole è arrivato allora al minuto 78: pallone liftato in area da Cretella, altra uscita sbilenca del portiere, e zuccata vincente del protagonista forse più atteso: Nicola Valente, primo gol in nove mesi da quando è a Padova, un gol pesantissimo che è risuonato come una liberazione. Solo allora il Renate di Foschi, fin lì arroccato all'indietro, ha gettato il cuore oltre l'ostacolo: a impedire il pareggio è stato prima Fortin, con un miracolo su De Leo a sei minuti dal novantesimo, e poi il palo esterno sul colpo di testa di Bocalon, quasi nel recupero. Va bene così, perché i tre punti erano la cosa più importante. E classifica alla mano, sono tre punti pesantissimi.