PADOVA, 45' DA URLO E LA VETTA-RECORD PROSEGUE
Il Padova, ancora una volta, risponde al Vicenza. Batte il Novara, 2-1 nel posticipo dell'Euganeo, e rispedisce la squadra di Vecchi a -7 in classifica. Lo fa, soprattutto, con una prova che nei primi 45 minuti è scintillante. Nonostante ancora l'assenza di Spagnoli, nonostante un avversario che arrivava da sette risultati utili, nonostante tutto. La leadership dei biancoscudati non è minimamente in discussione perché per ora le prestazioni la suggellano: il Padova di Andreoletti parte a mille e nei primi minuti confeziona subito un fendente velenoso di Fusi che dà il la al colpo di tacco di Bortolussi, salvato sulla linea, poi il tiro-cross di Valente deviato in qualche modo sopra la traversa. Il vantaggio arriva all'11', quando l'ex Minelli non trattiene al bordata dal limite di Valente, e Bortolussi insacca un tap in facile facile che chiude dieci minuti di dominio assoluto. Prima dell'intervallo, però, l'ariete offensivo di Andreoletti sfiora il bis con un colpo di testa, e poi, dopo l'unica parata di Fortin, sul mancino di Ongaro, lo serve su un piatto d'argento a Capelli: assist illuminante di tacco, e palla in buca d'angolo dell'esterno. All'intervallo è già 2-0 per il Padova, e il risultato poteva anche essere più largo.
Nella ripresa, poi, il Novara esce dal guscio dopo un a prima ora di gioco condotta tutta all'indietro per limitare - invano - i danni in casa della capolista. Il pari arriva alla mezz'ora, quando da calcio d'angolo la zuccata vincente di Lorenzini potrebbe riaprire il match: niente di tutto ciò, anzi, sono ancora i biancoscudati a sfiorare con la staffilata di Liguori a lato addirittura il tris. Così, nasce la 12esima vittoria su 14 gare della meritata capolista del girone A: con l'ennesima prova i qualità e di carattere, macchiata solo dall'infortunio muscolare di Valente.