PADOVA SHOW AD ARZIGNANO: I NUMERI PARLANO CHIARO
È vero, anche nelle annate di Sullo e Pavanel in panchina, il Padova era partito a razzo esattamente come oggi. Però quando accade, pur con i dovuti scongiuri e con la consapevolezza che nulla è stato fatto, non si può non apprezzare lo spirito, la grinta e la disinvoltura con cui la squadra di Andreoletti sta interpretando questo inizio di stagione. Ad Arzignano arriva la terza vittoria consecutiva, tre su tre, nove punti conquistati e nove gol segnati. Ma soprattutto arriva il primo successo davvero d’autorità completa, senza quei momenti di leggero appannamento che si erano registrati contro Trento e Caldiero. Al “Dal Molin”, i biancoscudati dominano in lungo e in largo, e le statistiche lo dimostrano ampiamente: quattro gol fatti, altri tre annullati per fuorigioco, un palo colpito e almeno due miracoli del portiere di casa ad evitare un passivo che avrebbe potuto essere ancora più pesante.
La gara si pare già al 7’ del primo tempo, quando Crisetig pesca Capelli dalla parte opposta, che dimenticato dalla difesa trafigge alle spalle l’Arzignano e batte il portiere con freddezza. Nel diluvio totale, Spagnoli si vede annullare due gol e il terzo glielo devia, non sa bene nemmeno lui come, l’estremo difensore Boseggia. Che non può nulla nella ripresa, quando il Padova piazza l’uno-due che chiude i conti: prima Delli Carri colpisce un palo clamoroso su cross di Capelli, ma il raddoppio arriva da parte nel neoentrato Bortolussi, che sradica il pallone a un difensore, si invola verso la porta e batte il portiere sotto le gambe. Passano sei minuti, e il tris porta la firma di Favale, che raccoglie il traversone dello stesso Bortolussi, controlla e insacca incrociando rasoterra. Alla mezz’ora, c’è gloria anche per Liguori: palla in buca d’angolo, sinistro vellutato sul palo lungo e il 4-0 è cosa fatta. Nel Padova, in tre giornate al ritmo di tre gol netti a partita, segnano ben sette giocatori diversi – un vero record. E poco importa per la prima rete subita in stagione, quella di Nepi arrivata al 94esimo. La sentenza è netta, e il Padova dà a tutti una grande dimostrazione di forza e consapevolezza.