PADOVA È UN RULLO: LE INSEGUITRICI PERDONO TERRENO
Mai, nella sua storia, il Padova era partito così forte nei campionati professionistici. Sette vittorie e un pareggio nelle prime otto gare giocate, venti gol fatti e solo 4 subiti, miglior attacco e miglior difesa del torneo. Ma soprattutto, nessuna delle inseguitrici capace di tenere il passo allo stesso modo: il Renate, recriminando per un sospetto rigore non fischiato, nell’azione che poi sul ribaltamento porterà al gol vittoria del Novara, incappa nel terzo ko stagionale, mentre il Vicenza, che era arrivato al derby a -2, pareggia 1-1 in casa col Lumezzane e finisce ancora più giù. Il risultato, è che la truppa di Andreoletti ora ha sette punti di vantaggio sulla prima e più diretta coppia di inseguitrici: un’enormità, se si pensa che siamo solo all’ottava giornata, che regala ai biancoscudati un gruzzolo importante, da gestire almeno da qui alla fine del girone d’andata.
A Gorgonzola, contro una buona Giana Erminio, il Padova ha capitalizzato al massimo il colpo di testa vincente di Delli Carri nel primo tempo: un gol nato da calcio piazzato, come da calcio piazzato la Giana è andata vicinissima al pari colpendo un palo con Ferri. Serve anche un pizzico di fortuna, ogni tanto, ma un primato così solido non è un caso. Domenica, all’Euganeo, arriva la FeralpiSalò: una squadra che battendo 2-0 il Caldiero si è confermata in ripresa, ma che con dieci punti di ritardo dalla vetta non può più permettersi di sbagliare, se vuole continuare a lottare per i primissimi posti. E poi ci sono le altre venete: la Virtus, che batte 2-1 nel recupero l’Arzignano, ultimo in classifica, che esonera il tecnico Bruno. La Clodiense, che fa 1-1 a Vercelli e si conferma viva, grazie al gol di Sinani nel finale. E una triestina sempre più in caduta libera: 0-1 anche con l’Alcione, sesto ko e penultimo posto in classifica. Tutte, o quasi, si leccano le ferite. A parte il Padova, che vive un autentico momento d’oro.