IL BUSINESS MILIARDARIO, TRUMP E IL TOUR NEL GOLFO
È arrivato il fischio d’inizio per il tour commerciale di Donald Trump nel Golfo Persico. Il primo appuntamento si è tenuto martedì nella capitale dell’Arabia Saudita; le successive tappe saranno Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Dopo aver incontrato privatamente il principe arabo, la Casa Bianca ha comunicato la vendita di un contratto d’armi, per un valore di oltre 140 miliardi. “Attrezzature militari all'avanguardia nel settore della difesa, specie in quella aerea”, ha dichiarato Washington, definendo l’accordo “il più importante della storia”.
Il negoziato rientra in un pacchetto di investimenti che raggiunge i 600 miliardi di dollari e che andrà a rafforzare ulteriormente i rapporti tra le due potenze, allontanando così lo spettro di eventuali accordi con la Cina e l’India.
È giusto segnalare anche la presenza di Elon Musk, che ha affiancato il Presidente nell’analisi di dossier economici, riguardanti intelligenza artificiale, energia e armi.
Per gli Stati Uniti, oltre che dollari, piovono applausi. Durante il Business Forum di Riyad, Trump ha annunciato la normalizzazione dei rapporti con Damasco e la fine delle sanzioni per la Siria. Parole che hanno suscitato la standing ovation del pubblico.
Non passano inosservate anche le dichiarazioni su Teheran che, a detta dello stesso leader statunitense, non avrà mai l’arma nucleare. Sullo sfondo rimane ovviamente la questione di Gaza: l’esclusione di Israele dal viaggio ha destato scalpore, così come il voler tenere all’oscuro Netanyahu dei colloqui tra Hamas e USA, che sembra ora ridefinire i propri interessi.