TRASPORTI AL LIMITE: "O PIÙ NAVI, O MENO TURISTI"
"La situazione è pronta per esplodere: i cittadini sono esasperati e una città logisticamente fragile come Venezia non può reggere un carico turistico simile, tanto più senza un adeguato servizio di trasporto pubblico". L'allarme del comitato per il Lido di Venezia, arriva all'indomani dell'ennesima aggressione perpetrata sul trasporto pubblico acqueo ai danni di un lavoratore Actv.
Domenica, durante la mattinata, a bordo di un vaporetto della linea 5, a pochi metri da piazzale Roma, un turista italiano ha dato in escandescenza, sembra per l'eccessiva calca sui mezzi pubblici: a scatenare la sua furia, pare sia stato il fatto che all’imbarcadero l'uomo sia riuscito a salire sul vaporetto, mentre moglie e figlio siano stati costretti a rimanere a terra. La situazione da lì in poi è degenerata, e non vogliamo certo dire che la reazione del turista sia stata giustificata, anzi: l'uomo prima avrebbe chiesto all'equipaggio di fare marcia indietro per far salire a bordo gli altri componenti della famiglia, ma quando gli sarebbe stato risposto per motivi di sicurezza non era possibile, questi avrebbe reagito dando in escandescenze e cercando di strappare una cima del vaporetto. Episodio a cui ne è seguito un secondo, nel pomeriggio sempre di domenica, a bordo del vaporetto 2, dove un uomo avrebbe preso a sputi e offese un marinaio in quanto costretto a rimanere a terra.
Una situazione esplosiva, che preoccupa non poco i sindacati: «Siamo preoccupati per i tagli previsti per il futuro dell'azienda», ha scritto l'unione sindacale di base, «Ci chiediamo quanti altri episodi di violenza saremo costretti a subire». «Siamo esasperati, non è più tollerabile che chi alza le mani contro un lavoratore se la cavi con poco o nulla>, ha tuonato la CGIL.
Il tutto, condito poi dall'intervento del comitato del Lido di queste ore. Mezzi sovraffollati al limite della pericolosità, corse soppresse, corse saltate per avaria dei mezzi, e nessuna volontà da parte dell'azienda e dell'amministrazione di contenere i flussi o, almeno, di rendere adeguato un servizio che rischia di esplodere. Secondo il comitato, i ferry boat sono talmente in sovraccarico da rendere impossibile ai residenti del Lido di Venezia l'uscire dall'isola per qualsiasi emergenza senza prenotazione. "Il sistema va affrontato politicamente da parte della Giunta e dall'azienda", conclude il comitato, "prendendo coscienza del fatto che è necessario ricostituire l'organico incentivando i giovani a lavorare in ACTV, e i lavoratori già assunti a non andarsene".