A CARMIGNANO RAGGIUNTO TRAGUARDO DAVVERO SPECIALE
La Residenza Botton dell’Opera Immacolata Concezione di Carmignano di Brenta in Alta Padovana , ha festeggiato un nuovo evento eccezionale: il centesimo compleanno della signora Flora Moserle, nata a Sarcedo il 29 ottobre 1924. Questa ricorrenza significativa è stata celebrata con una festa coinvolgente che ha riunito familiari, amici e il personale della residenza. La Fondazione OIC è conosciuta per il suo impegno nella cura degli anziani, lo scorso 4 maggio 2024, la Fondazione è entrata nel Guinness World Records, per aver radunato il maggior numero di centenari, 70 nello stesso momento e nello stesso luogo. Questo traguardo ha anche permesso di valorizzare l'azione del Club dei Centenari fondato nel 2008, con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza di vita ed esperienza dei longevi che vivono nelle tredici residenze della Fondazione in Veneto e aperto anche a tutti i longevi del territorio. Gli ospiti centenari della Fondazione sono, infatti, iscritti al “Club over 100” e ricevono una spilla speciale: un riconoscimento tangibile del loro straordinario percorso di vita e che ora accoglie un nuovo attesissimo membro: la signora Flora. Torniamo quindi a parlare della festeggiata. Flora proviene da una numerosa famiglia di contadini, composta da sette fratelli e sorelle. La sua vita ha preso una piega significativa quando, a San Pietro in Gu, ha conosciuto Pietro, un bersagliere appena tornato dalla prigionia in Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale. Si sposarono quando Flora aveva 24 anni e il loro matrimonio è segnato da un aneddoto divertente: per arrivare in chiesa, Flora mandò una macchina a noleggio a prenderla, ma fece salire le sue sorelle, lasciando il futuro sposo a dover pagare un secondo giro. Flora ricorda con affetto il vestito che sua madre le fece cucire su misura da una cugina di Vicenza. Insieme a Pietro, costruirono la loro casa lavorando i campi, dove nacquero i loro tre figli. Con il passare degli anni, la famiglia si ingrandì e Flora si dedicò a preparare deliziosi manicaretti, tra cui gnocchi, bigoli e lasagne al sugo, fino all’età di 96 anni. Ogni estate, Flora andava in vacanza in montagna, prima con Pietro e, dopo la sua scomparsa, con gli amici del Filó. Oggi, dopo un periodo di malattia, è rinata nella casa di riposo OIC di Carmignano di Brenta, dove riceve visite regolari dai suoi nipoti che le portano la cioccolata, una delle sue passioni. Ha una numerosa discendenza, con nipoti e pronipoti, e con l’ultimo nato ha un secolo di differenza.