BOMBE SULLA SIRIA, SALE LA TENSIONE CON ISRAELE
Non si fermano i bombardamenti sulla Siria. Nell’ultimo attacco, sferrato giovedì sera, gli obiettivi sono stati i palazzi governativi, con l’intento dichiarato di Israele di difendere la popolazione di etnia drusa.
I drusi sono un gruppo etnico e religioso di lingua araba che subiscono discriminazioni da decenni in terra siriana, anche a causa del governo del presidente Al-Sharaa, il quale è affiliato a gruppi terroristici da una ventina d’anni.
Con questa azione militare, Israele ha voluto regolare i conti per le violenze dei mesi scorsi contro il gruppo di sciiti-alawiti e alle roccaforti druse, propugnate da Al-Sharaa.
Altre fonti, vorrebbero che gli attacchi siano avvenuti per togliere la presenza di un vicino troppo ingombrante dai confini.
Qualunque fosse l’obiettivo, il risultato è stato conseguito: il presidente ha infatti richiesto il ritiro dell’esercito siriano dalla città e dalla regione di Suwayda, con passaggio dei poteri alla popolazione di etnia drusa.