DIETROFRONT DI TRUMP: STOP AI DAZI

Il muro di dazi che Donald Trump ha innalzato verso il mondo è crollato oggi. Il presidente statunitense ha fatto un deciso passo indietro sulla sua politica economica, annunciando la sospensione dei dazi reciproci per 90 giorni.

Ieri il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha parlato direttamente con Trump, sollevando preoccupazioni per il mercato azionario.

Proprio l’allarme interno al Dipartimento del Tesoro ha giocato un ruolo fondamentale nella decisione di Trump di sospendere i dazi.

La tregua è già attiva e riguarda tutti i Paesi precedentemente colpiti, eccezion fatta per la Cina: sempre ieri Trump aveva portato i dazi su Pechino al 104%, e oggi li ha ulteriormente aumentati, fino a toccare l’aliquota record del 125%.

Questo dopo che Pechino aveva innalzato a sua volta i contro-dazi imposti agli Stati Uniti, portandoli all’84%.

La Cina si prepara a combattere la guerra commerciale: Pechino sta lasciando svalutare la propria moneta, lo yuan, mostrando di non cedere agli umori di Donald Trump.

Nonostante questo, la borsa cinese apre positiva, risentendo dell’euforia azionaria che ha invaso le altre borse mondiali, tra cui Piazza Affari, che apre con un +6,2%.

L’Europa esulta: Bruxelles è intenta a sospendere le contro-tariffe di ritorsione, in modo da aprirsi al dialogo con Washington.

Sicuramente un segno positivo, ma l’economia europea non può dipendere dalle fluttuazioni della Casa Bianca: è per questo urgente aprirsi a nuovi mercati, per non rimanere in balia della tempesta americana.