MACRON PARLA CON PUTIN, STOP USA A MISSILI PER KIEV
Prove di disgelo tra Russia e Francia. A quasi tre anni dall’ultimo confronto, nel pomeriggio di martedì, Putin e Macron sono tornati al dialogo. Una telefonata della durata di oltre due ore, durante la quale il presidente francese ha rimarcato il suo incrollabile sostegno all’Ucraina e invitato Putin ad avviare nuovi negoziati per una pace solida e duratura.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, Tass, il presidente russo avrebbe risposto con freddezza, ribadendo che “il conflitto ucraino è una conseguenza diretta della politica dei Paesi occidentali”. A detta di Putin, per una pace duratura dovranno essere affrontate le cause profonde del conflitto, riconoscendo anche le realtà territoriali in campo.
Visioni simili invece sulla situazione in Medio Oriente, con Putin e Macron che si sono detti concordi nel consentire all’Iran lo sviluppo di un programma nucleare pacifico. I due leader hanno anche concordato di mantenere le comunicazioni per coordinare le loro future mosse.
La telefonata arriva in un momento determinante per il conflitto. La Russia ha rivendicato il controllo del Luhansk e sta concentrando 50mila uomini sul confine a nord dell’Ucraina, per colpire la regione di Sumy.
In tutto questo, gli Stati Uniti osservano gli sviluppi del dialogo franco-russo e chiudono i rubinetti degli aiuti verso Kiev. Zelensky continua a chiedere sistemi di difesa Patriot ma a breve potrebbe fare i conti anche con l’assenza di missili antiaerei e altre munizioni di precisione. Gli States hanno infatti sospeso le spedizioni di questi dispositivi. Pare che al Pentagono si siano resi conto che le loro scorte stanno diminuendo.