UCRAINA: NUOVI RAID NEL WEEKEND, PACE IMPOSSIBILE
Nonostante le promesse di Trump, non si arrestano gli attacchi russi in suolo ucraino. Lo scorso weekend sono stati svariati gli obiettivi colpiti in tutto il paese. Sabato in particolare, sono stati schierati sciami di droni in molteplici aree che hanno fatto partire la pronta risposta della contraerea ucraina.
L’attacco missilistico russo a Kryvyi Rih è stato uno dei più letali di quest’anno causando la morte di 19 persone, di cui 9 bambini. Pronta è stata la difesa del Cremlino che ha affermato come l’attacco fosse in realtà mirato ad un raduno militare, versione subito respinta dall’esercito ucraino che ha bollato l’affermazione come una falsità.
Immediata anche la risposta di Zelensky che ha accusato la Russia di essere poco disposta ad accettare un cessate il fuoco, non lasciando spazio ad ogni tentativo diplomatico.
Non sono mancate nemmeno le critiche verso l’ambasciatore statunitense in Ucraina, Bridget Brink. Kiev si aspettava infatti una reazione più forte da un Paese come gli States.
Zelensky ha poi sottolineato con preoccupazione la crescente riluttanza da parte di Trump nel confrontarsi con Mosca ed ha richiamato la necessità d’imporre nuove sanzioni “contro chi non riesce a vivere senza lanciare missili”.
Anche alcuni leader europei che hanno condannato il nuovo attacco. Per il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans, la nuova offensiva russa è un ulteriore elemento che deve spingere verso il sostegno europeo all’Ucraina. Concorde anche il vicepresidente della commissione europea, Kaja Kallas, che ha definito l’episodio come “tragico e disumano”.
Se da una parte i vari leader europei spingono verso un cessate il fuoco in Ucraina. Dall’altra la Russia non pare abbia intenzione di mettere fine agli attacchi.
Il gioco delle parti continua a complicarsi con Trump che auspica uno stop del conflitto ucraino ma che allo stesso tempo dribbla le domande sullo stato dei negoziati per la pace.
