UCRAINA, TRUMP TENTA IL DIALOGO CON PUTIN
Il fronte ucraino rimane ancora caldo. C’era grande aspettativa per i colloqui di Istanbul, aspettativa che si era esaurita alla notizia dell’assenza di Vladimir Putin, che inizialmente aveva fatto sperare in uno storico faccia a faccia con Zelensky.
Ora si cerca di raggiungere Putin in altri modi.
Oggi il telefono del Cremlino è squillato: dall’altro capo la Casa Bianca.
Alle 16 ora italiana il presidente Trump ha chiamato l’omologo russo Putin, un colloquio che ha segnato la vita o la morte di migliaia di persone, ma di cui ancora sono ignote le parole scambiate.
Ieri sera c’è stato un altro collegamento telefonico, tra Donald Trump e i leader di Francia, Regno Unito, Germania e anche Italia.
I presidenti dei Paesi della sedicente coalizione dei volenterosi, Meloni compresa, hanno parlato con Trump della necessità di un cessate il fuoco immediato.
Il presidente ucraino Zelensky spinge per la tregua e ribadisce la sua volontà di incontrare di persona Putin.
Da Mosca nessuna indiscrezione.
Rimane lontana la possibilità che Zelensky e Putin si parlino, soprattutto dopo che il ministro degli esteri russo Lavrov ha definito Zelensky “pietoso” per la richiesta del faccia a faccia.
Fonti interne affermano che l’esercito russo sia in grado di sfondare le linee ucraine entro l’anno, per questo è improbabile che Mosca accetti un qualsiasi armistizio.