CRISI ECOLOGICA, AUMENTANO I MIGRANTI CLIMATICI
Negli ultimi anni il numero dei migranti climatici è aumentato. Si tratta di quei cittadini che per motivi connessi all’innalzamento delle temperature e ai cambiamenti del clima sono costretti ad abbandonare i loro luoghi di residenza o addirittura i loro Paesi per trasferirsi altrove.
Una situazione complicata che non trova una definizione a livello giuridico, nonostante si possa determinare nella pratica che questi spostamenti sono causati dalla mancanza di diritti fondamentali, come cibo e acqua, nei luoghi di provenienza.
Negli ultimi anni il fenomeno non ha interessato solo le zone più remote del mondo ma anche i Paesi più sviluppati. E l’Italia non è esclusa.
Ricordiamo, ad esempio, le recenti catastrofi delle alluvioni in Emilia Romagna o l’estrema siccità in Sicilia. Due crisi che hanno scosso da vicino la popolazione locale e nazionale.
Alcuni di questi eventi sono destinati ad aumentare. Un esempio è l’innalzamento delle acque marine, dato dall’aumento delle temperature e dalla perdita di massa delle calotte glaciali di Groenlandia e Antartide.
Gli studi in questo campo non sono ottimistici: anche se diminuissero le emissioni di carbonio l’aumento del livello del mare accelererebbe seguendo quelli che sono stati considerati rilevamenti storici.
Neppure sull’entroterra si sarebbe al sicuro, essendo esposto ad alluvioni sempre più violente.
Un quadro complesso ma sul quale si può comunque agire. Una dimostrazione è l’avvio del processo di transizione energetica che sicuramente oltre a comportare alti investimenti sarà molto complesso, ma che impatterà anche le condizioni di vita delle generazioni future.
In questo modo si intende produrre energia attraverso un mix di fonti, basato, però, su quelle rinnovabili.
Il futuro delle prossime generazioni dipende dai comportamenti di oggi per questo gli studiosi effettuano pronostici su come sarà il mondo di domani. Dall’insieme delle nostre scelte, e soprattutto da quelle dei nostri governi, dipenderà il futuro dei nostri figli e nipoti.