CRISI DEL TERZIARIO, MANCANO 260MILA LAVORATORI
Ancora cattive notizie per il mondo del lavoro: nonostante l’occupazione sul territorio nazionale sia molto elevata, è difficile reperire manodopera qualificata nel settore terziario.
L’allarme lanciato da Confcommercio prevede che nel 2025 commercio, alloggio e ristorazione faticheranno a trovare circa 260mila lavoratori.
Il dato è molto preoccupante perché in crescita rispetto agli anni scorsi, nei settori portanti dell’economia italiana.
Alcune delle difficoltà che si registrano sulla reperibilità di figure professionali, come cuochi, camerieri, commessi e macellai, sono le clausole presenti nei contratti.
Spesso considerati lavori di seconda categoria sono poco tutelati non vedendo garantite le condizioni lavorative minime. Per la crescita una soluzione ci sarebbe: puntare sui giovani e sulle donne che ancora oggi, in ambito lavorativo, subiscono discriminazioni.
Problemi sia per i lavoratori dipendenti dati dagli stipendi troppo bassi e tempi di lavoro indegni, sia per coloro che hanno la partita IVA che si trovano a sostenere obblighi fiscali particolarmente alti.
È questo che Confcommercio chiede al governo: una riduzione delle tasse su chi crea ricchezza, benessere e buona occupazione.
Il governo con la rappresentanza della premier Giorgia Meloni si è espresso a favore dell’attività svolta dall’associazione e rimarca la sua politica per favorire lo sviluppo dell’economia italiana anche in questi ambiti cardine del PIL che risultano poco appetibili per i lavoratori.