AGGRESSIONI AI SANITARI, URGE INTERVENTO CULTURALE
PADOVA- In giornata nei principali presidi sanitari del Bacino Euganeo e di Rovigo la Sigla Sindacale Cisl Funzione Pubblica ha avviato dalle 10.00 alle 14.00 un volantinaggio per sensibilizzare l’utenza rispetto alla piaga delle aggressioni nei confronti del personale sanitario. Nessuno si salva nonostante i corsi attivati a livello nazionale e locale per formare il personale sulla gestione delle situazioni di potenziale rischio. La Cisl citando i dati del Quotidiano Sanità nell’arco temporale che va dal 2018 al 2022 denuncia 539 episodi di violenza , di cui 340 aggressioni verbali e 199 fisiche. Infermieri, operatori socio sanitari , educatori , assistenti sociali e soprattutto il personale del Pronto Soccorso i più bersagliati a tal punto da dover ricorrere all’apertura di presidi di Polizia negli Ospedali o ricorrere alla Vigilanza privata. In molti casi il personale resta psicologicamente segnato da questi eventi e decide di abbandonare la professione. Un danno per la collettività oltre che per i diretti interessati che dev’essere interrotto. Il mondo della Sanità locale è costituito al 75% da donne facile comprendere che quanto accade all’interno degli Ospedali risulti davvero traumatizzante. È quindi il personale sanitario che si deve formare per gestire l’utenza o siamo noi a dover riscoprire il rispetto nei confronti di chi ci sta aiutando?