BADANTE UBRIACA PICCHIA L'ANZIANA E I CARABINIERI
La badante è al primissimo giorno di lavoro. È arrivata a casa della sua nuova assistita, una signora novantenne di Padova, ma la prima giornata con la persona che dovrebbe accudire non va assolutamente come ci si immaginerebbe. Perché al lavoro, lei, si presenta ubriaca fradicia: ora finirà a processo.
Non tanto per il tasso alcolico, ma per quanto è riuscita a combinare in poche ore. La storia si accende quando una signora, zia ottantenne, chiama agitata il nipote, figlio di sua sorella novantenne. Gli racconta che era andata a trovare la sorella, come fa d’abitudine, trovandola sua madre piangente e con alcun ematomi sul braccio. E questa allora le racconta che la nuova badante, una romena cinquantenne appena entrata in servizio, si è “comportata male”: l’ha malmenata e non le ha preparato nulla da mangiare.
La sorella chiede allora spiegazioni alla straniera, e per tutta risposta viene aggredita pure lei. Una donna fuori di sè, che all’arrivo del nipote, che si precipita sul posto, aggredisce anche lui quando questo le intima di andarsene e di lasciare la loro casa, chiamando immediatamente i due addetti dell’agenzia che avevano procurato la badante, arrivati nel giro di una mezz’oretta.
La situazione però non si risolve: la donna non si calma nemmeno con gli addetti, ed è allora che intervengono persino i Carabinieri. Stesso copione: un brigadiere viene raggiunto fa uno schiaffo, l’altro viene spinto con violenza. Arrivano i rinforzi, e lei la pensa bene di prendere a calci altri due carabinieri. Finisce così in caserma, per l’identificazione e la denuncia: per la Procura, ora l’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale, ma se le due anziane dovessero sporgere querela il fascicolo a suo carico diventerebbe più pesante.