CASA CIRCONDARIALE DI PADOVA, TRA CALDO E STRANIERI
PADOVA- Caldo insopportabile, sovraffollamento questo il primo commento della delegazione composta da Associazioni in difesa dei diritti delle persone recluse tra queste Nessuno Tocchi Caino e da alcuni Consiglieri Regionali all’uscita dalla visita presso la Casa Circondariale di Padova, durata circa 4 ore. L’amministrazione carceraria ha così permesso di comprendere la dura realtà in questo caso di chi si trova privato della propria libertà in attesa di giudizio vivendo un limbo che può durare molto tempo data la lentezza della Giustizia italiana. Un dato tra i molti emerge dalla visita come detto quello del sovraffollamento che è del 110% ma per assurdo è ancora contenuto se confrontato a livello regionale e nazionale. Le carenze nonostante il grande impegno della direzione della Casa Circondariale padovana riconosciuto da tutti all’uscita della visita , sono sempre le stesse riscontrate anche nelle altre realtà carcerarie. Manca personale in tutti i settori : Penitenziaria, Sanitario , Psichiatrico, Formativo per un riscatto sociale scontata la condanna. Una realtà quella in questione che è composta principalmente da una elevata presenza di stranieri, reclusi lontani da casa e dalle proprie famiglie. Situazione che se sommata ad altri problemi come; l’eccessivo caldo, la mancanza di medicinali per le dipendenze o per i fragili psichiatrici è causa di violenze e rivolte a colpi di incendi. Per concludere, se il Governo riguardo al Decreto Carceri parla con ottimismo di primi risultati entro 2 / 3 mesi c’è chi lo bolla come “pubblicità ingannevole” sotto molti aspetti, persino riguardo agli accordi tra Governi per fare scontare la pena nel paese d’origine. Chi lo rivuole un criminale in casa? Questa l’opinione del Segretario di Nessuno Tocchi Caino.