COL NUOVO TRAM RINASCE ANCHE LA CASERMA ROMAGNOLI
Per la prima volta da 15 anni a questa parte, la caserma Romagnoli di Padova, in via Chiesanuova, riapre i suoi cancelli. Un comprensorio militare edificato nel 1942, 150 mila metri quadri di area che da quasi due decenni era lasciata nella completa desolazione. Qui, dove durante la guerra parte dei 42 edifici vennero anche utilizzati come campo di concentramento fascista per i prigionieri croati e sloveni, sta per rinascere una nuova parte di città. Il Comune di Padova, attraverso una procedura di esproprio, ha infatti appena acquisito dal Demanio un'area di settemila metri quadri, per gran parte una fascia di terreno ed ex edifici che costeggia via Michelotti, e dove verrà costruito il capolinea intermedio della linea tranviaria SIR2, che collegherà Rubano e Vigonza.
Le chiavi della caserma Romagnoli sono appena arrivate nelle mani di APS e delle ditte incaricate: coi sarà un gran lavoro da compiere, perché oltre a bonificare l'area, abbattere vecchi i alberi che costeggiano la cinta muraria della caserma e radere al suolo circa una decina di fabbricati ormai fatiscenti, bisognerà anche capire che cosa, si troverà sotto il terreno non appena ci si metterà a scavare. Ci vorrà più di un anno, per vedere realizzata la pista ciclabile, la piastra per le rotaie dove poi materialmente arriveranno i convogli del tram, e il parcheggio scambiatore tra l'attuale caserma e via Pelosa che permetterà anche ai cittadini dei paesi limitrofi, Selvazzano su tutti, di usufruire del nuovo trasporto pubblico per la città.
Nel frattempo, i lavori delle nuove linee del tram procedono in molte altre parti della città, e nelle prossime settimane sono pronti ad estendersi, aprendo nuovi cantieri negli snodi cruciali del traffico padovano.