I CARMINA BURANA INCANTANO IL PUBBLICO DELL’ARENA
Grande successo, come del resto ci si aspettava, per la serata areniana all’insegna dei Carmina Burana, capolavoro lirico-sinfonico tra i più amati e rappresentati nei Festival dell’Arena. In uno spettacolo di 70 minuti, orchestra, il coro di Fondazione Arena a pieni ranghi, due cori di voci bianche e solisti di fama internazionale hanno cantato l’amore, la goliardia e la fortuna sotto la direzione del giovane Michele Spotti, già alla guida della Turandot all’inaugurazione della stagione.
Ma cosa sono i Carmina Burana? Sono canti profani, composizioni di autori anonimi del XIII secolo scoperti in un monastero benedettino della Baviera, in Germania, per essere reinventati con orchestre, cori e sonorità novecentesche dal compositore tedesco Carl Orff.
Ventiquattro brani collegati tra loro che invitano l’umanità ad aprirsi all’amore e alle gioie quotidiane cibo, vino e giovinezza, mettendo in luce l’imprevedibilità della fortuna e la vulnerabilità umana. Celebre soprattutto il canto "O Fortuna".